Diagelplus
La diatermia o tecarterapia (trasferimento energetico capacitivo-resistivo) è in grado di stimolare la produzione di energia all’interno dei tessuti trattati grazie ai processi antinfiammatori e riparativi. Si determinano un incremento dell’attività metabolica (ovvero della temperatura del tessuto) e un aumento
della circolazione vascolare e linfatica che contribuiscono a una migliore ossigenazione dei tessuti e a un riassorbimento degli edemi. È particolarmente indicata nel trattamento delle patologie muscolari e osteoarticolari post-traumatiche e, per questomotivo, fortemente utilizzata in ambito sportivo.
Diagelplus è un gel che grazie alla sua composizione (Metil Sulfonil Metano, Acido 18- β-glicirretico, Estratto di Edera, Estratto di Arnica, Berberina Cloridrato, Zanthalene) viene utilizzato come conduttore nella terapia ad
ultrasuoni e nella Tecarterapia (o Diatermia) o utilizzato nel massaggio professionale come antinfiammatorio, analgesico e revulsivo cutaneo.
Il Metil Sulfonil Metano (MSM)
Il Metil-Sulfonil-Metano (MSM), anche conosciuto come Dimetil-sulfone (DMSO2) è uno zolfo organico al 34% di Zolfo, che si presenta come una polvere idrosolubile, bianca, cristallina, pressoché inodore e leggermente amara. Il MSM è il naturale metabolita del Dimetilsulfossido (DMSO).
É naturalmente presente in varie alimenti di origine vegetale e nella pianta Equisetum. Fonti alimentari di zolfo sono gli alimenti proteici, specie se ricchi di amminoacidi solforati, la cipolla, l'aglio, i semi, le noci, le verdure della famiglia Crucifere (Brassicaceae), il tuorlo d'uovo e le cosiddette acque solforate. Il necessario apporto di zolfo è garantito da un adeguato apporto di proteine. Inoltre è contenuto a basso tenore anche in altri alimenti: latte (3,3 mg/Kg), caffè (1,6 mg/Kg), pomodori, the, mais, alfa-alfa. Per le sue proprietà chimiche e per alcune potenzialità biologiche, l'MSM viene oggi utilizzato nella comune pratica integrativaLo Zolfo è un componente essenziale delle cellule e si ritrova soprattutto:
• nelle proteine muscolari (aminoacidi soforati come cisteina, metionina, taurina, omocisteina)
• in alcuni coenzimi (Glutatione, Coenzima A, Acido α-lipolico)
• ormoni
• alcuni lipodi complessi (glicofosfolipidi del tessuto nervoso)
• alcune vitamine (Tiamina, Biotina)
• alcuni polisaccaridi (è presente nei glicosamminoglicani, come la
Condroitina solfato della cartilagine articolare)Le proprietà farmacologiche derivano dal suo contenuto di Zolfo in forma biodisponibile grazie alla componente organica che ne facilita l’assorbimento I legami disulfidici (S-S) sono estremamente importanti nelle str5utture proteiche a cui conferiscono tenecità e rigidità. Non a caso, gli aminoacidi solforati e lo Zolfo sono tra i costituenti principali di tessuto connettivo ed annessi cutanei. Per tale motivo il MSM trova applicazione per:
• le proprietà antinfiammatorie
• le proprietà condroprotettrici: grazie allo stimolo sulla sintesi della cartilagine articolare si ritiene che l’integrazione del MSM possa contribuire a ridurre dolore e infiammazione articolare, aumentando la mobilità dell’articolazione artrosica ed inibendo ulteriori danni cartilaginei
• aiutare la sintesi del collagene
• ridurre il dolore articolare in corso di gonartrosi
• migliorare la mobilità articolare in corso di osteoartrite del ginocchio
• Ritardare le complicanze articolari in caso di patologie infiammatorie
• aumentare il trofismo della pelle
• favorire la cicatrizzazione delle feriteTra tutte queste proprietà quella più studiata vede il Metilsulfonilmetano come ingrediente condroprotettore sinergico alla glucosamina ed alla condroitina solfato.
A tal proposito, si ritiene che - oltre al possibile stimolo sulla sintesi della cartilagine articolare - il MSM possa agire contribuendo a stabilizzare le membrane cellulari, a rallentare o fermare la perdita di cellule danneggiate ed a neutralizzare i radicali liberi che innescano l'infiammazione.
Consultando una metanalisi ed una review sugli studi disponibili in letteratura (1,2), e analizzando un più recente studio (3), è possibile affermare che
il metilsulfonilmetano appare utile nel trattamento dell'artrosi.
1) Meta-Analysis of the Related Nutritional Supplements Dimethyl Sulfoxide and Methylsulfonylmethane in the Treatment of Osteoarthritis
of the Knee Sarah Brien, Phil Prescott, George Lewith Evid Based Complement Alternat Med. 2011; 2011: 528403. Published online 2011
February 17. doi: 10.1093/ecam/nep045
2) Osteoarthritis and nutrition. From nutraceuticals to functional foods: a systematic review of the scientific evidence Laurent G Ameye,
Winnie SS Chee Arthritis Res Ther. 2006; 8(4): R127. Published online 2006 July 19. doi: 10.1186/ar2016
3) Efficacy of methylsulfonylmethane supplementation on osteoarthritis of the knee: a randomized controlled study Eytan M Debbi, Gabriel
Agar, Gil Fichman, Yaron Bar Ziv, Rami Kardosh, Nahum Halperin, Avi Elbaz, Yiftah Beer, Ronen Debi BMC Complement Altern Med. 2011;
11: 50. Published online 2011 June 27. doi: 10.1186/1472-6882-11-50
Acido 18-β-glicirretico
L'acido 18-β-glicirretico, chiamato anche enoxolone o acido glicirretinico, è un acido organico triterpenico pentaciclico, derivato dalle beta-amirine, ottenuto dall'idrolisi dell'acido glicirrizico, che viene estratto dalla liquirizia. La sua presenza nelle formulazioni ad uso topico è giustificata a causa delle note proprietà cicatrizzante, emolliente, antiflogistica e antiossidante, anche se le sue proprietà farmacologiche sono molteplici e ne consentono un impiego anche per uso orale. [Infatti trova impiego nel trattamento dell’ulcera peptica, come espettorante (antitussivo), eupeptico e citoprotettivo; inoltre è un antivirale, antifungino, antibatterico e anti protozoico.
Inoltre, l'acido glicirretinico, assieme all'acido glicirrizico, ha azione epatoprotettiva, ha effetti positivi sui danni cerebrali dovuti a ischemi e risulta avere un effetto sinergico con i farmaci antitumorali].
La struttura dell'acido glicirretico è simile a quella del cortisone nelle posizioni 3 e 11 ed entrambe le molecole sono piane, motivo per cui la liquirizia ha attività antinfiammatoria. L'acido 3-β-D-(monoglucuronil)-18-β-glicirretinico è un metabolita dell'acido glicirretico che inibisce la conversione del cortisolo, attivo, in cortisone, inattivo, nei reni e questo si verifica attraverso l'inibizione dell'enzima 11-β-idrossisteroidedeidrogenasi.
Proprietà Antinfiammatorie
• Il cortisolo è un ormone che in condizioni normali e in seguito a stimoli infiammatori viene rilasciato a livello dei tessuti, quindi anche nella pelle. L’acido glicirretico ha un’azione antinfiammatoria in quanto attiva un meccanismo fisiologico in grado di prolungare l’attività del cortisolo,
aumentando così la sua efficacia. L’acido glicirretico, inoltre, inibisce la formazione di sostanze infiammatorie, come citochine e leucotrieni. Grazie alle sue proprietà, che si manifestano anche a bassi dosaggi, l’acido glicirretico può essere utilizzato come alternativa naturale al cortisone.
Proprietà Antiossidanti
• L’acido glicirretico è in grado di inattivare i radicali liberi, come quelli che si formano durante l'esposizione ai raggi UV e inibisce al contempo l’ossidazione lipidica. Grazie a queste proprietà ed alla sua azione lenitiva, l’acido glicirretico può essere inserito in formulazioni solari destinate a
pelli sensibili e delicate. L’acido glicirretico presenta inoltre proprietà disarrossanti e dermo-cicatrizzanti, per cui risulta utile in seguito all’esposizione solare, ma anche per trattare la dermatite atopica e seborroica.
Meccanismo d’azione
L’azione antinfiammatoria è dovuta alla struttura dell'acido glicirretico che è simile a quella del cortisone nelle posizioni 3 e 11 ed entrambe le molecole sono piane. L'acido 3-β-D-(monoglucuronil)-18-β-glicirretinico è un metabolita dell'acido glicirretico che inibisce la conversione del cortisolo, attivo, in cortisone,
inattivo, nei reni, attraverso l'inibizione dell'enzima 11-β-idrossisteroidedeidrogenasi.
Acido 18-β-glicirretico
Grazie alle sue proprietà antinfiammatoria e cicatrizzante, trova largo impiego nel settore dei cosmetici destinati a soggetti con pelli sensibili e delicate, nei prodotti lenitivi per bambini, nei dopobarba e doposole e nel trattamento di pelli infiammate in seguito a dermatite atopica e seborroica (2).
Inoltre, l'acido 18-β-glicirretico potrebbe essere aggiunto a formulazioni cosmetiche per supportare non solo le funzioni primarie del principio attivo, ma anche per svolgere funzioni ausiliarie come conservante grazie alle sue proprietà antiossidanti (2). L’Acido 18-beta-glicirretico è inoltre in grado di restituire alla pelle la
compattezza del tessuto cellulare e di contribuire ad ostacolare il meccanismo che provoca prurito e arrossamento (2).
Vantaggi: (2)
• il suo effetto inibitorio nei confronti della risposta infiammatoria consente di evitare gli effetti collaterali e le controindicazioni caratteristiche dei farmaci cortisonici, tipicamente impiegati in queste situazioni.
• l’attività viene esplicata già a bassi dosaggi ai quali non si manifestano effetti indesiderati.
(2)18-β‐Glycyrrhetinic acid: its
core biological properties and dermatological applications
Kowalska A., Kalinowska‐Lis U. Department of Cosmetic Raw materials Chemistry, Medical University of Lodz, Lodz, Poland Int J Cosmet Sci, Vol(41), issue 4, 2019, pp 325-331
https://doi.org/10.1111/ics.12548 Keywords: Acido Glicirretinico, antinfiammatorio, antimicrobico, dermatiti, sistemi di trasportoEstratto di Edera
L'edera (Hedera helix) è un pianta appartenente alla famiglia delle Araliaceae. Si tratta di un arbusto rampicante molto comune nei boschi, utilizzata in erboristeria e fitoterapia. Dell'edera si utilizzano le foglie essiccate ricche di saponine triterpeniche, flavonoidi, derivati fenolici, glicosidi cumarinici, fitosteroli, alcalodi, minerali e
altre sostanze. I costituenti della pianta sono essenzialmente: polietileni; flavonoidi come quercina, kampferolo e acido caffeilchinico; saponine triterpeniche quali alfaederina ed ederagenina; acido caffeicolo e acido clorogenico. In passato l’edera era impiegata per contrastare nevralgie periferiche e dolori reumatici o artritici.
Attualmente l’impiego principale è nella cellulite e per migliorare l’elasticità cutanea. È utile anche per contrastare l’insufficienza venosa, in virtù dell’azione defatigante e lenitiva, e per ridurre il gonfiore alle caviglie. In generale, ai preparati a base di edera si ascrivono proprietà principalmente
antinfiammatorie. In letteratura si trovano riferimenti anche a presunte attività antireumatiche, antalgiche. In cosmesi, gli estratti di edera trovano impiego all'interno di formulazioni detergenti dermopurificanti, ma anche nei prodotti anticellulite.L’edera è anche un revulsivo cutaneo, cioè stimola la circolazione sanguigna epidermica. Questa azione provoca un riscaldamento della pelle, apportando beneficio negli stati infiammatori muscolari o articolari. Un prodotto revulsivo cutaneo può essere utile anche in caso di congestioni e per la preparazione dei muscoli prima di un’attività fisica. Diverse sono le piante officinali dalle proprietà riscaldanti e antinfiammatorie che vengono utilizzate per la preparazione di pomate revulsive.
Estratto di Arnica Biologica L’arnica (Arnica Montana L.) è una pianta perenne originaria dell’Europa, ma che si trova anche nel sud della Russia e nell’Asia centrale, vhe appartiene alla famiglia delle Asteraceae (Composite). Dell'arnica si utilizzano principalmente i fiori essiccati da cui è possibile ottenere diversi estratti. Tuttavia, si possono utilizzare anche le foglie raccolte prima della fioritura e poi essiccate, le radici e i rizomiessiccati. L’arnica è ricca di diversi componenti chimici a diverse azioni farmacologiche; tra queste ricordiamo:
• Lattoni sesquiterpenici (comprendenti la elenalina e i suoi esteri)
• Oli essenziali;
• Idrossicumarine;
• Poliini (in inglese polyynes);
• Derivati dell’acido caffeico;
• Flavonoidi
Attività farmacologica
La ricerca scientifica ha identificato le sostanze attive contenute principalmente nei fiori e in misura minore negli steli, nelle foglie e nelle radici e ha condotto diverse indagini sulle loro attività farmacologiche
Principi attivi dell'estratto di Arnica montana:
• Glucosidi flavonici (isoquercitina, cumarine, astragalina, luteolina-7-glucoside): influiscono sulla circolazione causando vasocostrizione e un aumento della pressione sanguigna;
• Arnicina: glucoside che presenta un’azione simile alla canfora {antidolorifico (dolori muscolari, articolari, reumatici) e riduzione del prurito};
• Carotenoidi: molecole ad azione antiossidante;
• Elenalina e diidroelenalina: sono i lattoni sesquiterpenici responsabili della maggior parte delle attività terapiche dell’Arnica;
• Terpeni, fitosteroli, polisaccaridi;
• Oli essenziali: è contenuto principalmente il timolo conosciuto per le proprietà fungicide e conservanti ma anche per l’effetto antinfiammatorio.
• Le sostanze che caratterizzano maggiormente l’Arnica montana sono i lattoni sesquiterpenici contenuti nei fiori. Fra questi, si attribuiscono proprietà analgesiche e antinfiammatorie all’elenalina e, in misura minore, la diidroelenalina. Inoltre, sono state identificate finora ben 150 sostanze terapeutiche attive presenti
nell’Arnica, quali flavonoidi, oli essenziali, carotenoidi, l’acido caffeico. É fortemente controindicata l’applicazione delle prearazioni per uso cutaneo su occhi,
mucose e pelle danneggiata o lesa.L'arnica è una pianta a cui sono attribuite proprietà
• antiflogistiche,
• antiedematose,
• antitraumatiche,
• antireumatiche,
• analgesiche
• antinevralgiche,
• revulsive
• antisettiche
• immunostimolanti,
quindi può essere utilizzata come rimedio esterno in caso di infiammazione, ematomi e traumi.
Le proprietà antinfiammatorie sono ascrivibili all'elenalina che è in grado:
d'inibire il rilascio del fattore di trascrizione NF-kB (Nuclear factor kappa-light-chainenhancer of activated B cells), uno dei principali fattori coinvolti nei meccanismi immunitari e neiprocessi infiammatori che avvengono nell'organismo.
di ridurre la chemiotassi e la mobilità dei granulociti.
questo lattone sesquiterpenico promuove anche la stabilizzazione delle membrane lisosomiali contribuendo così a ridurre l'area interessata dall'infiammazione. L'azione analgesica, così come quella antisettica, invece è riconducibile - oltre che all'elenalina - alla diidroelenalina e ai suoi esteri.In base ai suoi costituenti e le rispettive proprietà, possiamo attribuire all’arnica molteplici applicazioni in ambito traumatologico, reumatologico, flebologico e dermatologico:
• in Traumatologia: trattamento di contusioni, slogature, traumi, ematomi, edemi e infiammazioni post traumatiche.
• in Reumatologia: dolori articolari, dolori muscolari, artrosi, artrite, tendiniti.
• in Flebologia: disturbi venosi e flebiti, insufficienza venosa e varici.
• in Dermatologia: trattamento di punture di insetti, foruncoli, dermatosi infiammatorie.
Un nuovo studio, “Arnica montana stimulates extracellular matrix gene expression in a macrophage cell line differentiated to woundhealing phenotype” (1) ha dimostrato che l’arnica accelera i processi di guarigione perché attiva i geni che sono coinvolti nella
produzione di fibronectina, fibrillina e proteoglicano, sostanze indispensabili nella ricostruzione del tessuto connettivo. Lo studio si è concentrato a comprendere i precisi meccanismi di azione dell’arnica nel processo di guarigione delle ferite e sono stati condotti esperimenti mirati sui macrofagi umani, e quindi sul sistema immunitario e sulle risposte immunitarie.
L’Arnica è un rimedio che non può mancare nello starter pack dello sportivo perché svolge una triplice azione:
1. preventiva,
2. di recupero,
3. di cura in caso di piccoli traumi.
L’Arnica costituisce un ottimo alleato per i massaggi muscolari utilizzati nell’ambito della medicina sportiva perché aiuta ad alleviare i dolori, i crampi e le contratture che possono insorgere durante le sessioni di training. Perfetta per atleti dilettanti o per i professionisti, questa pianta officinale
svolge una doppia azione:
1. prepara i muscoli allo sforzo intenso, riscaldandoli e regalando loro una sferzata di energia,
2. al termine dell’allenamento, offre un benefico massaggio rilassante e calmante, defatica i muscoli, toglie le tipiche sensazioni di rigidità e stanchezza, regalando comfort e sollievo dopo lo sport.Berberina Cloridrato
La berberina è un sale di ammonio quaternario appartenente al gruppo degli alcaloidi benzilisochinolinici. Si trova in alcune piante del genere Berberis (da cui il nome), di solito nelle radici. Ha un’azione antinfiammatoria per inibizione della Ciclossigenasi-2.
Ha un elevato potere antiossidante che garantisce una barriera contro il deterioramento cellulare, rafforzando lo scudo protettivo che hanno sulla loro membrana
*Scheda tecnica effettuata da Dott.ssa Giuseppina Domicolo - farmacista ospedaliera